Vittime del terrorismo, la lettera di L. Conti

Il nostro amico Lorenzo Conti, figlio dell&#39ex sindaco di Firenze Lando Conti ucciso dalle brigate rosse, ha scritto una significativa LETTERA APERTA (inviata a politici, giornali e media in genere) che abbiamo deciso di pubblicare integralmente.

Chi scrive questa breve lettera e&#39 Lorenzo Conti, figlio dell&#39ex Sindaco di Firenze assassinato dalle BR il 10.02.1986.
In questi giorni abbiamo assistito ad uno spettacolo indecoroso per un Paese civile come dovrebbe essere la nostra amatissima Italia.

Abbiamo visto la polemica tra un Ministro (Rotondi) e un Assessore del Comune di Bologna (Mancuso) in relazione alla presenza o meno di un Ministro di “rilievo” alla cerimonia in ricordo della strage di Bologna del 2 Agosto 1980. Alcuni manifestanti hanno sfruttato questo importante evento celebrativo per “sventolare” i propri striscioni e bandiere rosse.

Abbiamo assistito alla polemica tra il Ministro Bondi e il giornalista Fasanella in riferimento al Film, finanziato dallo Sato, in cui si vede protagonisti alcuni ex terroristi (Franceschini e Ognibene).

Mi pare doveroso ricordare a tutti che lo Stato (i cittadini) ha vinto la sua battaglia contro il terrorismo mentre le Istituzioni hanno perso la loro credibilita&#39 nei confronti dei parenti delle vittime del terrorismo.

Molti attentati non sono stati ancora “giustiziati”, altri solo parzialmente (come il caso di mio padre); molti terroristi non hanno scontato la propria pena integralmente, altri sono stati rimessi in liberta&#39 per gravi motivi di “salute” (non di malattia). Molti terroristi sono scappati all&#39estero a condurre una vita migliore, altri si rifiutano a rientrare per scontare la propria pena.

Nel mezzo a questo caos troviamo i familiari delle vittime. Loro, in silenzio, devono mensilmente assistere a spettacoli indecorosi, amorali e subire perfino una costante strumentalizzazione da parte di “certi politicanti”.

Sarebbe assai facile per me e per noi vittime del terrorismo svelare la “pochezza” di alcuni uomini che rappresentano le nostre Istituzioni. Ma a che cosa servirebbe?

Noi vittime del terrorismo dobbiamo, per primi, cercare un percorso condiviso che porti alla verita&#39 storica degli “anni di piombo”.

Ma il Parlamento, i partiti politici, i ministeri con i loro uffici studi, che fanno?

Passando dalle parole ai fatti, fatti concreti e tangibili, gentilmente chiedo al Ministro Bondi, che in questi giorni si e&#39 mostrato “attento” al fenomeno del terrorismo, semplicemente due cose:

stanziare la medesima somma che e&#39 stata utilizzata per la produzione del Film oggetto di critiche (euro 250.000) al Fondo delle Forze dell&#39Ordine riservato ai caduti per cause di servizio (ricordo che il Corpo dei Carabinieri e della Polizia hanno subito le maggiori perdite in termini umani nell&#39affrontare il terrorismo). Suppongo, infatti, che la somma stanziata dal Governo sia servita per pagare gli stipendi anche a 4 ex terroristi! ;

– affrontare un percorso teso alla rivisitazione di tutte le lapidi in memoria dei caduti del terrorismo apportando una frase che ricostruisca storicamente l&#39evento nella sua interezza (per esempio a Bologna si parla di terrorismo di stampo Fascista mentre su quella di mio padre, Biagi ecc si parla solamente di “…per mano terrorista”). Esisteva in Italia un terrorismo di stampo comunista ? Non si puo&#39 parlare di Brigate Rosse Partito Comunista Combattente perche&#39 il concetto “comunista” e&#39 utilizzato ancora da partiti politici come Rifondazione Comunista o Comunisti Italiani ? L&#39Italia civile non puo&#39 e non deve far passare il concetto che esiste un terrorismo buono (comunista) e uno cattivo (fascista). Il terrorismo e&#39 sempre cattivo, sia esso di matrice politica che religiosa! Cio&#39 che deve sempre vincere e&#39 l&#39onesta&#39 e la verita&#39  storica, sempre!

Sperando di aver contribuito a riportare il dialogo tra le parti, Vi saluto cordialmente e Vi prego di pubblicare questa lettera.

Lorenzo Conti

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